domenica 23 ottobre 2011

C'è poco da ridere

A 24 anni uno pensa di essere invincibile.

A 24 anni uno non ci crede.

A 34 la prima idea non c'è più.

A 34 ci DEVI credere, ed è atroce.

Una volta seguivo di più il moto mondiale.
Avevo il tempo, non avevo un figlio.
Mi piacevano tutti quelli li.
Ho sempre pensato che fossero dei pazzi, nel senso buono del termine.
Ho sempre sperato (per loro) che fossero invincibili sul serio.

Così non è, così non può essere.

Normalmente le morti "celebri" non mi toccano più delle altre.

Normalmente, ma qui di normale non c'è niente, non più.

Ciao Marco.

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