sabato 18 febbraio 2012

La competenza dell'incompetente (Mobbing etico)

Sarà capitato a tutti.
Prima o poi capita a tutti.
Se si lavora è quasi inevitabile.
Se si vive di rendita su un'isola no, può anche non capitare, ma se ti tocca lavorare prima o poi ti capita.

Il collega incompetente.
Nel caso specifico LA collega.

Ma generalizziamo.

Ce l'avete anche voi.
Il collega che non è in grado di fare una cosa anche se gliela avete spiegata trecento volte.
Il collega che dovrebbe avere delle competenze (competenze su cui il vostro lavoro purtroppo deve appoggiarsi) e che invece chiaramente non ne è in possesso.
Il collega che magari a torto marcio poi rinfaccia a voi l'insorgere di problemi che avrebbe dovuto prevedere e "risolvere" in una fase precedente del lavoro. fase che compete a lui.

Ce l'avete anche voi, e mi spiace, ma probabilmente ve lo siete meritato. Come me lo sono meritato io. Deve essere una questione di karma o di equilibrio astrale andato a ramengo.

Non stiamo a sindacare sul perché ce lo abbiate, analizziamo piuttosto i molteplici motivi per qui, questo collega, vi sta profondamente sui cosiddetti.

Non è tanto il fatto che non sappia fare il suo lavoro, è il fatto che tocchi poi a voi farlo.
Non è tanto il fatto che sia incompetente, è la sua natura ovviamente, altrimenti non saremmo qui a parlarne.

Il problema è che, caso specifico o meno, non riuscite a non pensare che la faccia franca solo ed esclusivamente per altre qualità che "lavorative" proprio non sono.
Qualità che, come dire, sopperiscono egregiamente ed in maniera probabilmente (pensate voi) poco ortodossa a quelle che sono (almeno per voi) ovvie mancanze.
Qualità che sono riassumibili in in semplicissimo grafico che prende in considerazione le relazioni fra il vostro sesso ed il sesso del collega.


(Colgo l'occasione per farvi partecipi delle mie capacità di realizzatore di documenti Excel)

Noterete una certa eterogeneità di pensiero in base al sesso del collega.
Questa è una delle poche occasioni in cui colleghi di sesso opposto possono trovarsi schierati ed uniti a fronteggiare un nemico comune.
Lo schema va invertito nel caso in cui il sesso del "Capo" non sia maschile me bensì femminile. Ovviamente.

Come combattere questa piaga senza ricadere nel mobbing?
Impossibile a mio avviso.
Se il destino dell'incompetente indefesso è quello di farla sempre franca allora l'unica freccia al vostro arco è quella comunemente nota come "il fargli trovare lungo". Molto lungo. possibilmente fino alle sue dimissioni, tanto per intenderci.
E questo è, forse, l'unico e possibile approccio "etico" al mobbing.
Voi vi starete forse chiedendo dove starebbe l'eticità del  mobbing  in questo determinato frangente.
Be, capiamoci, se a migliorare è la propria qualità della vita... anche l'eticità può essere piegata al soggettivo.
Almeno secondo me.

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