martedì 27 marzo 2012

Filosofeggiare per hobby - Il Pericolo del pensiero

Mi piace giudicare, o recensire.
Ma preferisco filosofeggiare.

Mi piace affrontare "i grandi temi".
Mi piace farlo dicendo quel che penso e lo faccio senza temere particolarmente il giudizio delle persone che eventualmente mi leggeranno.
Caso strano... normalmente "il giudizio" mi rende sempre insicuro.
Però, quando si tratta di temi "importanti" (parliamo di vita, di religione, di idee serie) mi sento di poter dire la mia senza paura.
Anche se così non dovrebbe essere.
I temi "importanti" son quelli che rischiano di agitare il polverone.
I temi importanti son quelli che accendono le discussioni, o almeno dovrebbero.
Le reazioni delle persone di fronte a temi caldi sono solitamente scarse.
La gente, giustamente, cerca divertimento e divagazione. Di solito le persone non amano pensare troppo.
Pensare è un'attività che ha svariati vantaggi, ma anche, e purtroppo, degli svantaggi che vanno considerati approfonditamente.
Pensare è, in primo luogo, faticoso. Costa fatica.
Immedesimarsi in un'altra persona per cercare di comprenderne il punto di vista, o considerare concetti differenti dal nostro modo abituale di vedere le cose. E' faticoso!
E poi, sopratutto. Pensare è pericoloso.
Discutere di un argomento, farlo con coscienza e civiltà, obbliga a prendere, se non per buone, almeno per plausibili le idee che dobbiamo andare ad analizzare.
C'è pure il rischio che ci tocchi cambiare idea!
Capiamoci, finché si tratta di parlare di cazzate cambiare idea costa poco o nulla, ma sui temi importanti?
Anche solo per orgoglio uno tende a difendere le proprie condizioni fino allo stremo delle forze, e giustamente.
le proprie idee vanno difese, ma anche condivise.
La condivisione è all'origine della discussione e senza discussione le idee non possono evolversi, crescere o persino rilevarsi totalmente sbagliate.
Essere aperti al cambiamento portato dal dialogo è la vera, sola, unica differenza fra una persona intelligente ed un emerito bacchettone.

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