giovedì 8 marzo 2012

Inconsapevole volontà (la risposta ad un giudizio)


Ho chiesto ad una persona (come chiedo a tutti) che casualmente ha scoperto questo blog, di darmi un giudizio.


A parte gli ovvi errori di battitura, le frasi (volutamente, ci tengo a sottolinearlo) lunghe ed arzigogolate, mi è stato sollevato un quesito molto interessante. Anzi due al prezzo di uno.


Chiedo un giudizio per pura curiosità o inconsapevolmente voglio "modellare" il mio "stile" per meglio soddisfare il lettore?
Se così è allora non scrivevo per me?


Dannazione! Sono stato beccato!


Mi spiego meglio.
In primis diciamo che a richiedere un giudizio non è la sola curiosità, c'è in mezzo una bella dose di insicurezza da "scribacchino" in cerca di conferme. Ebbene sì. Non è che voglio "modificare" il mio stile. Cerco però di migliorarmi, di capire quale possa essere il modo migliore per far arrivare un concetto o una battuta. I tempi comici, se uno vuol far ridere, sono importanti, mentre se vuoi fare pensare il discorso cambia.
Non che capiti spesso di voler spingere a riflettere, scrivo "anche" per riflettere e pure un poco per sfida come dimostra la relativamente sopita attività "Gli scrittori sono tutte puttane" dove VOI date e me dei titoli ed io mi ci scervello sopra (dico sopita perché è un po' che non mi arrivano spunti da quella parte.


Per la questione "mi modifico per fare piacere a voi" la cosa mi ha fatto riflettere e mi rifaccio ad un articolo che ho letto in sala d'attesa dal medico poco tempo fa. un articolo che parlava di come "lanciare" il proprio blog tanto da farlo diventare (quasi o del tutto) la propria attività lavorativa principale.


Certo, non sarebbe malaccio se, per miracolo, mi ritrovassi "pagato" per scrivere queste parole. Sarebbe una cosa decisamente appagante, ed allora ebbene sì, lo ammetto.
Questo blog è in vendita, o meglio, questo blog è scritto da uno scribacchino che in qualcosa come una ventina di post precedenti ha affermato che "gli scrittori sono tutte puttane".


Caspita, ora che ci penso è un po' che è così.


E' vero, scrivo sopratutto per me, ma "anche" per voi, e se tra di voi capitasse quello/a disposto/a a pagare per le mie parole... chi sono io a dire di no di fronte all'opportunità di diventare scribacchino sì, ma sul serio?


Scrivere mi piace, la frasi arzigogolate lunghe e complesse dalle quali risulta difficile, perfino a me mentre le scrivo, trarre un significato di senso compiuto mi "ingrifano abbestia" e sa una qualsiasi delle mie prof di italiano leggesse una qualsiasi di queste pagine probabilmente inorridirebbe di fronte all'uso sgrammaticato ed incoerente che faccio della punteggiatura.
Ma lo faccio anche perché spero, prima o poi, di riuscire a "viverci".


E' un sogno?
Sì.
Ne avete uno anche voi, di questo sono certo. magari siete più pudici del sottoscritto e non lo sbandierate ai quattro venti ad ogni piè sospinto, ma ce l'avete anche voi.
Fate qualcosa per realizzarlo? almeno ci provate? Un timido tentativo?


Questo è uno dei miei timidi tentativi, quello di "facciata", quello finora più letto, e se i "giudizi" che arrivano da questo fronte mi spingono a migliorare il mio "stile" (Davvero ne ho uno?! Che storia!) be, allora sarà tutto di guadagnato.


Ah! Al solito, mi dicono che mi dilungo troppo!
Embè!?
Sappiate una cosa, scrivo appena un decimo di quello che potrei scrivere se non mi auto censurassi continuamente. Che sennò poi mi dite che faccio effetto spam!


Non siete mai contenti voi...

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