martedì 13 marzo 2012

Stress sul lavoro - 10 approcci inutili per prenderlo a calci (e sfogare la rabbia)

Ultimamente mi trovo a lavorare in una situazione di stress decisamente fuori dalla norma per me.
Sarà che sono abituato "male", ma trovarmi gente che mi soffia sul collo e che scalpita (a torto fra l'altro) oltre a non aiutare il mio rendimento eleva il livello di sress percepito decisamente al di sopra di quello reale e lede alla mia salute.
In queste condizioni tento a somatizzare ed il mio corpo, per ripicca, mi ripaga facendomi stare piuttosto male. Stanchezza e malessere diffuso avranno presto la meglio su di me.
Come fare per evitare tutto questo senza mandare a quel paese il cliente o il rompiscatole di turno? (Che mi dicono dalla regia che non si può fare mai mai mai, e questo crea in me una certa dose di maligna rabbia mal repressa)

Non ci sono soluzioni, solo approcci differenti che cercherò di seguire in prima persona.
Ecco a voi quindi: 10 consigli per prendere a calci lo stress sul lavoro e sfogare la rabbia accumulata cercando di non mandare a quel paese le cause di stress.

1 - Approccio del filosofo
Nulla vi tange, nulla è davvero importante, nulla può toccarvi o smuovere le vostre certezze.
Cercate di averle solide però, altrimenti rischiate si sciolgano come neve al sole e si sa. Un filosofo senza certezze è come una montagna senza vocali. MNTGN... ma che significa!

2 - Approccio del fisico
Nulla si distrugge, tutto si trasforma o, in alternativa, prendete spunto dalla teoria degli infiniti universi paralleli e ricordate che in almeno uno di questi voi siete Batman.

3 - Approccio del super eroe
Del tipo proprio superman. Sareste invulnerabili ed amatissimi dal mondo intero. Non ve ne fregherebbe nulla di uno che vi stressa la vita per problemi di così poca importanza. A subire lo stress sarebbe dopotutto solo il vostro alter ego sfigato. Razzi suoi insomma!

4 - Approccio dell'anima dannata
Me lo merito è solo colpa mia!" e fustigatevi. Mi raccomando. Sanguinare copiosamente e piangere come ragazzine isteriche aiuta.

5 - Approccio del Serial killer timido
Pianificate meticolosamente. Osservate e studiate. Seguite ogni loro mossa. Fissateli con odio o finta devozione. Non cambierà nulla, ma prima o poi potrebbero accorgersi della vostra disastrosa situazione psicologica e decidere di fare a meno della vostra inquietante presenza.

6 - Approccio della fattucchiera
Detto anche approccio della macumba o del voodoo.
Personalmente non ci credo, ma pare che le danze parossistiche necessarie a tali riti siano dannatamente utili a sfogarsi dopo l'ennesima giornata di merda passata in ufficio.

7 - Approccio dell'antieroe
"Dannazione, ma tocca sempre a me?" oppure "Ma sempre io?" o altrimenti "MA dai! Davvero non può aiutarmi nessuno?".. lamentela dopo lamentela arriverà il giorno in cui avrete terminato il lavoro, e nessuno vi ringrazierà per averlo fatto.

8 - Il caro vecchio metodo Wafer
Questo è forse l'unica vera soluzione. Mandare tutti affanWafer.... rischio licenziamento molto alto. A mali estremi estremi rimedi no?!

9 - Approccio del Serial killer non timido
Detto anche "del raptus omicida". A meno che non siate un marine super addestrato difficilmente ne uscirete vivi, ma sicuramente vi sarete sfogati. Cercate di lesinare sulle vittime innocenti. Vi mettono in cattiva luce di fronte al giudice.

10 - Suicidio speranzoso
Con la speranza che la vostra dipartita leda il più possibile la causa diretta del vostro (oramai superato) stress da lavoro. Tenete però bene a mente questa antipatica, scomoda, profondamente esatta verità.
Tutti sono utili, nessuno è indispensabile.

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