sabato 14 aprile 2012

Disoccupazione dietro l'angolo

Serata fra amici, solita situazione di modesto relax psicologico, e poi ti imbatti in due che a parte, quasi vergognandosi, parlano di discorsi seri.
Parlano di aziende in crisi.
Parlano di licenziamenti.
Parlando di centinaia di curriculum spediti, parlano di trovare qualsiasi cosa, che ci sono affitti e mutui da pagare. fanno discorsi impegnativi insomma e tu, che normalmente ti lamenti della tua situazione, ti rendi conto che tutto sommato dovresti solo stare zitto e tenerti stretto quel lavoro che a volte detesti con tutta l'anima, ma che ti da da vivere, che stranamente non è così in crisi e che tutto sommato, a volta, ancora ti piace.

Poi però provi ad immedesimarti.
Ti immagini licenziato o cassa integrato.
E pensi che sai che qualcosa lo troverai, che qualcosa te lo inventerai, che sei in gamba, che non avrai difficoltà o problemi, ma poi ti dici.
E se non fosse così?
Se non riuscissi ad adattarti? Se non riuscissi a venirne fuori?

Ed i pensieri diventano oscuri.
E ti rendi conto di quale deve essere lo stato d'animo di chi una situazione del genere la vive sul serio, ma poi ti rendi conto che non è vero nemmeno quello. Che in realtà tu non sai nulla, che finora t'è andata più che di lusso, che devi smettere di dire che il tuo lavoro non ti piace perché, in primo luogo, tu un lavoro ancora ce l'hai e devi tenertelo stretto.

Però io ci penso, mi sforzo a pensare quanto possa essere pessima come situazione. La depressione prima, la noia poi, la sensazione di vuoto. Tutte cose brutte. Tutti sentimenti negativi. Tutte cose che mi remerebbero contro a chiunque.

Come fare a "traghettarsi" fuori da una situazione del genere? Cosa serve?
Un carattere forte? Appoggio di famiglia ed amici? Un hobby?
O basterebbe un lavoro "qualsiasi"?
Anche solo per passare il tempo.

Con l'aria che tira mi vien da pensare che ci voglia un miracolo.

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