mercoledì 11 aprile 2012

Per difendere l'onore altrui (Che poi a me quanto me ne frega)

Dichiaro subito così chi è interessato legge. Per gli altri passate oltre. Non me ne vogliate, ma potreste avere delle difficoltà di comprensione.

Parliamo di giochi di ruolo.
Parliamo di situazioni che possono capitare "normalmente" ad un abituale giocatore di ruolo.
Parliamo di cose che alle persone normali non possono assolutamente capitare.
Cose del tipo uccidere a colpi di katana un amico per difendere l'onore offeso del proprio padre.

No, ammetto che probabilmente una cosa del genere può anche essere capitata, ma dubito fortemente che poi l'amico offeso, guardandoti in faccia con sguardo relativamente mesto ammetta un "ci stà" e si prepari a fare un nuovo personaggio.
Il senso di colpa per l'atto però è reale.
Dura poco, è una cosa che, almeno fra di noi, nel nostro gruppo(parliamo di omicidio di compagni d'avventura), è capitato in passato abbastanza di frequente e capiterà ancora. Su questo non v'è dubbio alcuno.
Siamo fatti così, siamo dei burloni noi!

Torniamo ai fatti. Ieri sera, durante la settimanale sessione GDR a "The legend of the five rings" ho ucciso un mio "compagno" per difendere l'onore di mio "padre".
E' stata una cosa fulminea, repentina e decisamente sanguinolenta. non senza una certa soddisfazione invero, ma "traumatica".
Non ricordo se è stata la prima volta per me, ma lo era per il mio personaggio (che fino a quel momento più che mazzate non aveva preso)
Ha assaporato il sangue, ne è venuto fuori inorgoglito ed ora inizierà a divertirsi sul serio, forte di una nuova consapevolezza.

Ma non siamo qui a parlare di lui, siamo qui a parlare di me.
Devo dirlo: "Mi spiace"
Non credevo sarebbe andata a finire così.
Tiri i dadi e, logicamente, il destino prende le redini.
Non che non volessi fare male, intendiamoci, ma così male forse non era il caso.
Che dire, sono soddisfazioni e piccoli traumi: Cose che possono capitare solo ai giocatori di ruolo.
Ammazzi un amico e lui ti dice. "Ci stà. Poteva capitare anche a me"
Son cortesie (si vede che gli giravano, ma s'è trattenuto dallo spaccarmi i denti con una gallina) che ci si scambia, fra giocatori di ruolo.

Lui tornerà con un nuovo personaggio, io probabilmente entro una o due sessioni, seguendo la sete di sangue che ora anima il mio, probabilmente farà la stessa fine... o forse no.
Dipende tutto dai dadi alla fin fine.

Son cose da GDR.
Son cose che una persona normale non può capire se non ha provato almeno una volta nella sua vita a vestire i panni di qualcun altro con una scheda in mano ed una manciata di dati nell'altra.
Forse un attore. Forse lui capirebbe.
Io, dal canto mio, posso solo dire una cosa.
Questa notte non ho praticamente dormito.
No, non era senso di colpa.
Erano l'adrenalina dello scontro e l'odore della battaglia imminente a tenermi sveglio.

1 commento:

  1. Rambaldi dice : (minchia parlo in terza persona) anch'io sono dispiaciuto della precoce dipartita del nostro compagno ... ma quando c'é da ballare, bisogna ballare ... Comunque penso che Jan si farà un personaggio con cui si divertirà ancora di più (sentendo ieri quale clan ha scelto). In ogni caso ho una vocina che mi sta parlando all'interno del mio kimono ... adesso vado a sentire cosa dice ...

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