martedì 3 aprile 2012

Tentazione problemi zero - L'illusione dei lavori altrui

"Oggi è uno di quei giorni in cui vorrei vivere una vita senza stress"
Non l'ho detto io, ma l'ha detto il detentore dell'altra metà del mio cervello in condivisione permanente.
La storia della condivisione permanente la spiegherà in un'altra occasione, ma il desiderio che mi è stato espresso è più che condivisibile. Affatto originale, oltretutto, ma condivisibile.
Si parlava di stress lavorativo ovviamente e parlandone è venuta fuori la soluzione, affatto originale pure quella.
Cambiare.
Basta lavorare col cervello, ma lavorare con le mani!
Fare l'operaio o l'operatore ecologico.
Fare "qualcosa" che sia fisicamente tangibile.
Produrre.

Che poi uno produce produce, ma siamo poi sicuri che sia questa la soluzione ai nostri problemi di stress?
Non è che per caso poi i problemi semplicemente, invece di risolversi, poi cambiano?
Perché i problemi sono infidi!
Uno pensa che cambiando lavoro questi si dissolvano magicamente invece loro si adattano!
Cambiano insieme a noi, ai nostri lavori, alle nostre mete.

I problemi dell spazzino (ok, lo so, non è politicamente corretto, ma quello è, non stiamo tanto a menarcela sui dettagli ok?) sono poi tanto diversi da quelli dell'operatore IT o del sistemista Apple certified?
O semplicemente è la solita invidia "di classe" che ci opprime e ci perseguita volando balisticamente ad obice fra una settore industriale e l'altro?
Non è che lo spazzino/operaio la pensano alla stessa maniera?

Non è che LORO pensano che NOI stiamo meglio?
Assai probabile temo.

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