lunedì 23 aprile 2012

Trainspotting - Recensione

Capiamoci subito.
Questo è semplicemente, in assoluto, uno dei miei film preferiti in assolutissimamente troppo forever.


E' uno di quei film che guardo ciclicamente.
E' uno di quei film che guardo "almeno" 4 o 5 volte l'anno.


Sennò non sto per niente bene.


Ogni tanto mi chiama ed io devo guardarlo.


A volte lo "metto su" come semplice sottofondo mentre faccio altro, tanto lo conosco a memoria.


Prima le notizie "importanti".
Trainspotting è un film del 1996 (al solito, siamo sempre a recensire roba attuale ed appena uscita nelle sale...).
Produzione, ambientazione cast e tutto l'ambarad sono inglesi fino al midollo ed tutto il film è letteralmente intriso dello humour britannico che tanto ci piace. Nella sua versione più macabra e dark oltretutto. Una vera chicca.
Manna per il mio cinismo sopraffino.


Solo a parlarne mi vien voglia di guardarlo per la centesima volta, ma torniamo a noi.


Lo vidi la prima volta a scuola.
Ce lo fecero vedere come "attività extra scolastica" per sensibilizzarci e , credo, educarci sul problema della droga. O forse mi confondo con Schindler's List, altro filmone, avremo tempo e modo di parlarne.


Se dal secondo uscimmo tutti col magone e gli occhi pesti dal primo (Trainspotting) ne uscimmo con l'idea che la tossicodipendenza non fosse poi tutta questa brutta cosa. Anzi, eravamo tutti dell'idea che l'eroina fosse uno sballo assoluto cazzo!
Direi che il messaggio non era giunto. ma proprio per niente.


Lo rividi anni dopo e me ne innamorai perdutamente.
E' crudo. Un pugno nello stomaco dietro l'altro.
Con musiche eccezionali, tagli cinematografici da manuale, idee geniali ogni 4 scene, una trama stravagante e "completamente fuori". Come i protagonisti.
Ognuno assurdo. Ognuno, purtroppo, paurosamente realistico.


Poi il messaggio è arrivato.
Col tempo... con calma, ho capito anche il "lato serio" e drammatico.. chissà come mai certi aspetti, certe sfaccettature, a 16 anni, non le cogliemmo minimamente.


continua a leggere... (Trainspotting, analisi generazionale)

4 commenti:

  1. Come resistere a una simile intimidazione (mi riferisco al messaggio che "incita" a commentare!)?! :D Condivido tutto quello che hai scritto, sono arrivata alla tua pagina perchè devo recensire questo film cult per un esame universitario...e come te, l'ho visto e rivisto almeno 6 volte, dopo aver letto il libro in prima liceo (il ragazzo che me lo prestò mi avviso: "vedi che è un pugno nello stomaco"!), e ciclicamente ho il bisogno fisico di rinfrescarmi la memoria...la storia, anzi le storie che si intrecciano sono magistralmente accompagnate da una colonna sonora che definire storica è un eufemismo! E crescendo, lo apprezzi sempre più, ne capisci meglio le sfaccettature...se poi vai anche una sola volta in UK, poco cambia se Trainspotting è ambientato a Edimburgo e tu sei stata a Londra: quei luoghi non ti sembrano più così surreali, capisci che davvero è possibile che negli anni del boom dell'eroina...c'erano un Sick Boy, un Renz, uno Spud che si presenta a un colloquio di lavoro esaltato e più matto di un cavallo! Grazie a te, sono solo poche parole in realtà, ma in qualche modo illuminanti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. http://cok7sette.blogspot.it/2012/05/chiamatemi-prof-trainspotting-analisi.html

      ed ho detto tutto..

      IRONIA MODE ON SEMPRE OK?


      Mi raccomando! Continua a leggermi!

      Elimina
  2. nel 2016 (20 anni dopo dal primo, 1996) uscirà Trainspotting 2, tratto dal libro di Irvine Welsh, "Porno".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho letto il libro, e non vedo l'ora...

      SI mormora addirittura che ci sarà il cast originale al gran completo...

      Elimina

Lasciate un qualche commento voi che leggete