lunedì 21 maggio 2012

Chiamatemi "Prof Trainspotting" - Analisi generazionale

Per spiegare questo post credo che vi toccherà sorbirvi un certo spiegone.
Prometto che farà il possibile per essere il più chiaro possibile... e di non tirarmela troppo.

In sostanza si tratta di un commento al post che recensisce il film intitolato Trainspotting.
Ultimamente ho notato un certo numero di visite su questo post, ed iniziavo a chiedermi come mai tutta questa gente, da un giorno all'altro, esprimesse tutto questo interesse nei confronti di una recensione di un film sì fantastico e drammatico, ma anche decisamente datato...
Immaginavo retrospettive a tema... tanto per capirci.. e invece.. 

Mi sbagliavo. Che strano, io non mi sbaglio mai...

Semplicemente, da qualche parte, in qualche università italiana, qualche "Prof" ha deciso che per sostenere un dato esame sia necessario recensire questo capolavoro assoluto.
Un inchino al Prof, ed una domanda agli studenti.
Davvero qualcuno di voi utilizzerà parte dei concetti da me esposti per superare questo esame?
No perché, se leggete il commento, sono stato definito nientemeno che ILLUMINANTE!
Cioè, son soddisfazioni! (e mi fa un sacco ridere)

Però mi chiedo.

Ma davvero la "cultura" italiana deve rifarsi ai concetti espressi da uno scribacchino da strapazzo per superare i propri esami?
Be, in effetti, anche se in poche parole, ho espresso dei concetti niente male.
A saper leggere fra le righe intendo.
Tanto per iniziare il fatto che il film cambi in maniera drastica a seconda dell'età a cui lo si visiona.
Ed è su questo che mi vien da ragionare.

A 16 anni Trainspotting è stata un'esperienza completamente differente da quella che ho io ora, che di anni ormai ne ho ormai 35, ogni volta che lo guardo.
Se uscendo dalla sala la prima volta ero gasato dalla musica e dalle scene comiche, ora quelle stesse scene mi lasciano l'amaro in bocca, perché ci sono anche le altre, quelle serie e drammatiche, quelle che lasciano "il messaggio".

Forse è proprio li la genialità di quel film.
Il fatto che il messaggio c'è, ma viene a galla con l'esperienza, si solidifica con le scelte.

Nella mia vita ho avuto la "possibilità" di provare certe cose... non l'ho fatto... pensavo a loro.
Pensavo a Renton, pensavo a SikcBoy, pensavo a Tommy... poi dicono che il cinema non è un'arte.

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