lunedì 25 giugno 2012

Rock of ages - Recensione film

La ricetta per un film divertente?
Metti un Alec Daldwin inguardabile ed improponibile (ma bravo), aggiungi un Tom Cruise strafatto e stralunato sprizzante sesso da tutti i pori depilati e lustrati, mescoli due ragazzini con una bella voce e dalla recitazione tutto sommato interessante, un Paul Giamatti col codino, un Russel Brand divertentissimo, una Catherine Zeta Jones in versione castigatissima... mescoli il tutto ad una colonna sonora pazzesca, un'abbondantissima aggiunta di ironia e miti da sfatare senza disincanto ma col sorriso sornione sulle labbra. Aggiungere la voglia di divertimento del pubblico (necessaria per godere appieno dell'esperienza intrattenitiva) e si ottiene questo "Rock of ages".


Divertente, dissacrante, rock fino al midollo.
Da non perdere per tutti gli appassionati del genere, da evitare per chi tende a prendere un po troppo sul serio il genere, sopratutto nelle sue varianti più pesanti ed "oscure".


Che dire.


Rock of ages è un film leggero e dalla trama scontatissima.
I binari sono quelli, i personaggi sono stereotipati al 270 per cento.
Inizia e già lo sai come antdrà a finire.
Le sorprese son poche, ma l'atmosfera, la freschezza (o il ricordo) di certe atmosfere fa passare tutto in secondo piano.
Chitarre elettriche pesantemente distorte, ritmi sincopati, canti e controcanti.
La vera protagonista della pellicola è lei, la Musica, quella con la M maiuscola.
Nella sua variante più amata (dal sottoscritto).
Il Rock and Roll.


Che dire quindi.
Vestitevi a tono, tirate fuori il vecchio giubbotto di pelle, i jeans strappati, le bretelle... e fiondatevi al cinema a godervi una pellicola scontata ma con un cast che dire "rivelatorio" è dire poco.
Alec Baldwin è divertentissimo, Tom Cruise è quasi credibile, i ragazzini se la cavano. Bellissima la scena in cui lei dice a lui "Faccio la spogliarellista" e lui "Io ho una boy band" e lei "Hai vinto tu".
Paul Giamatti si conferma un grande e tutti gli altri sono bravissimi, anche il semisconosciuto Russel Brand (semisconosciuto a me) è bravissimo.
Insomma.
Amanti del rock!
Smettete di pogare da soli per un attimo e datevi convegno in sala!


Come me ne uscirete canticchiando canzoni notissime (un paio le ho proprio cantate in sala, tanto col volume alto non guasta, e poi mi sa che non ero nemmeno il solo) e col sorriso sulle labbra.


Da vedere.




Voto?
Impossibile dare un voto ad un tale tributo.

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciate un qualche commento voi che leggete