domenica 4 novembre 2012

Dishonored - Recensione

Che dire di questo nuovo titolo lanciato dai miei cari amici della Bethesda e sviluppato da quei mattacchioni della Arkane Studios?
Già, che dire.

Inutile girarci attorno.
Dishonored è una gioco fantastico!

Ha dei difetti, non è perfetto, la perfezione non esiste, l'abbiamo già detto abbondantemente.
Tanto per iniziare parliamo della grafica, che potrebbe essere decisamente meglio. Non che sia "brutto", anzi! Semmai è vero il contrario!

Dishonored è graficamente splendido, stilisticamente fantastico ed evocativo sempre! Il design dei livelli è fantasmagorico e l'azione è sempre divertente ed intrigante, ma il motore grafico è datato e, anche se pilotato magistralmente, è tecnicamente "vecchio" di almeno due anni. Produzioni più recenti e con lo stesso motore godono di una resa grafica decisamente superiore.

E poi parliamo anche del sistema di controllo, decisamente ostico quando si tratta di "tentare" qualche acrobazia, diciamo che avrebbero potuto rendere le cose un poco più semplici. Non sempre è immediato azzeccare il momento giusto per spiccare un salto o attaccare un nemico o parare in difesa, sopratutto all'inizio, ma riuscire a padroneggiare correttamente le varie funzioni è una sfida nella sfida che non fa che rendere migliore il gioco.
Sì perché, a dirla tutta, Dishonored è un gioco fantastico che ho apprezzato dall'inizio alla fine e, non appena avrò fatto passare il giusto periodo di tempo, apprezzerò nuovamente.

Sì perché Dishonored è un gioco che ovvia ad una limitata longevità con la possibilità di essere rigiocato più e più volte. La parola d'ordine è "varietà".
Ci saranno sempre almeno 5 o 6 se non 7 o 8 modi differenti di portare a termine una missione. Logicamente uno esclude l'altro, ma lo schema delle missioni è, in sostanza, sempre lo stesso. Infiltrazione, esecuzione e fuga.
Sì, ho scritto esecuzione, perché in questa avventura sarete chiamati ad eliminare, di volta in volta, un determinato obiettivo. In maniera più o meno truculenta ovviamente, la scelta è sempre vostra.

Oltretutto, a seconda del vostro approccio, il mondo attorno al vostro personaggio cambierà di conseguenza. Più morti ammazzati, atmosfera più cupa e più intoppi per la strada. Cosa succeda invece quando riuscite a fare il vostro dovere senza danni collaterali proprio non saprei dirvelo, non è nel mio stile, ma è per questo che mi sono ripromesso di giocarlo nuovamente, perché ho capito, girando per le sale deserte dopo il mio passaggio, piene di cadaveri e di civili attoniti e terrorizzati, che volendo avrei anche potuto limitare i danni, e di molto. E poi voglio i trofei collegati! Dannati trofei!

Che dire in conclusione?
Che Dishonored è un bellissimo gioco, che apre (o meglio riapre) al genere di gioco che più mi piace e che con la sua ambientazione originale ed il suo protagonista carismatico (ma muto) apre un nuovo titolo di successo destinato a fare concorrenza mostri ormai sacri tipo Assassin's Creed ,Metal Gear o Thief.


MUST HAVE 2012

Voti

8 al comparto tecnico
9,5 al gioco

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciate un qualche commento voi che leggete