lunedì 28 ottobre 2013

Psyco-writer ULALA!

Riflettevo (ancora, ossessivamente.. lo so, sono noioso) sul perché.

Perché scrivo racconti, perché "bloggo", perché?

Ma sopratutto, perché me ne vergogno?

Be, forse non è "vergogna". E' più una forma di pudore, non è assolutamente vergogna.
Son fiero di quel che faccio?
Certo che sì?

Vedo il frutto del mio lavoro?

Assolutamente no, ma col passare del tempo, con gli anni, mi sto convincendo che scrivo più per me che per gli altri.

Prima o poi "ci proverò" seriamente.
Prima o poi finirò un o due degli N romanzi che sto scrivendo... oppure proporrò una raccolta dei miei racconti, ma per ora no. 

Per ora scrivo e basta.
Per ora soddisfo un bisogno.

Come per i serial killer, loro placano i loro biechi istinti commettendo orridi delitti.
Io scrivo.

Ora, non facciamo che analizziamo il contenuto di alcuni dei miei racconti e tentiamo il parallelo che poi davvero mi do dello psicotico malato da solo ok?!

Non è vero che sono pazzo va bene!?

Emm, scusate, ora vi lascio, ora devo scrivere....

sabato 26 ottobre 2013

Scrivere é la risposta.




Scrivendo, a volte, se si è fortunati, può capitare di riuscire ad intuire qualche domanda interessante.


Quindi, quando mi chiedo perché lo faccio in realtà lo so benissimo.

venerdì 25 ottobre 2013

La comprensione della sostituzione

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Mi ci è voluto un attimo, devo ammetterlo, ma alla fine ci sono arrivato.

Sostituire ogni sigaretta non fumata con un caffè non è per niente una buona idea.
Non funziona.

E' profondamente errato.

Anzi, dirò di più.


E' una delle cose peggiori che possa capitare di fare.

Uno è già nervoso di suo perché non fuma più. se poi ci aggiunge una duplicazione sulla quantità media di caffè giornaliero... altro che batticuore  ed acidità di stomaco...

Però uno lo fa per compensare, cerca di recuperare un piacere da un altro, una pausa da un'altra, una sosta da un'altra... ed alla fine poi capita che di notte non dorme sei un pochino nervoso.

In effetti negli ultimi giorni ho dormito poco e male.... in sostanza mi tocca trovare una qualche sostituzione alla sostituzione.

Che non sia ingollare cibo a garganella magari...

Oddio... e se fosse uno sport?!

giovedì 24 ottobre 2013

Cambiare

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(Scritto qualche giorno fa, ora va meglio)
Ennesima nottataccia, ennesima notte in bianco.

Colazione al bar, solite notizie dal mondo dei quotidiani.

Risali in macchina ed una canzone ti tira fuori dall'umore più nero degli ultimi 2 anni... ti ci tira fuori prendendoti per i capelli e (forse) ti salva la vita.

Personalmente mi capita spesso, sono Radiopatico.


Esiste? No, non esiste. 

Esiste radiopaco, ma non mi serve a niente , è un termine medico-radiologico, quindi conio qui ed ora RADIOPATICO come mero equivalente di meteoropatico ma non collegato alla meteorologia bensì al palinsesto ed alla programmazione di Radio Deejay. In esclusiva. Per me.

Per le persone normali vale anche nel caso in cui la radio sia un'altra.

Il fatto che io sia così e che mi capiti spesso non vi stupisca, non credo di essere l'unico.
Il fatto che la canzone in questione sia del "grande V" nazionale stupisce decisamente me.

Non sono mai stato un suo fan e tendo a non ascoltare le sue canzoni, a non dargli peso, non presto l'orecchio, non faccio attenzione, ma questa volta, complici le rime ed il ritmo orecchiabile, l'ho asoltata, e mi è venuta voglia di provarci.

A cambiare. Forse si può fare.

Non è facile, di sicuro, e se c'è arrivato lui (V.) al medesimo concetto posso arrivarci anche io. Non che io sia poi così saggio c(e che nemmeno lo sia V, magari le parole non sono nemmeno sue, non so, non mi sono informato), ma mi è parso di percepire un messaggio di speranza fra le rime cantate e la chitarre blues.

Ho visto un riflesso di speranza, un barlume...o forse avevo solamente la luce del sole negli occhi.
Cazzo, fra un po' faccio un frontale col furgone di un elettricista.

lunedì 21 ottobre 2013

A quest'ora sarà asciutta no?


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Infiltrazioni di vita normale nel mio tran tran quotidiano che forse troppo normale non è.
Gente, persone, colleghi, amici che commentano il week-end calcistico.

No, non mi tiro indietro di fronte alle dichiarazioni di ignoranza totale.
Le faccio.
A secchiate.
Quasi con orgoglio.

Poi sento "Maradona allo stadio"... "La sera era in Tv da Fazio"....

Ed io domando, ad alta voce:
"Li ha consegnati i milioni di euro che deve al fisco?"

S'è scatenato il putiferio!
"E' uno scandalo!"
"E' una vergogna"

A dire il vero c'era pure un vocetta che diceva "Però un pochino si sono accaniti..."

Non ha trovato orecchio, semmai ha infervorato.
C'ha pure riprovato con un "E però non è mica sicuro che debba tutti questi soldi al fisco"

E qui mi fermo con la cronaca ed inizio con le riflessioni.
Le riflessioni riguardano il ritiro del numero 10 fra le maglie papabili riguardo alla formazione del Napoli FC... o come cavolo si dice.
Numero ritirato dopo che "el pibe de oro" lasciò la città partenopea.

Alla luce dei fatti (e dei debiti) proporrei che tale numero, o meglio tale maglia, venga nuovamente resa disponibile al prossimo bomber d'eccellenza che avrà la voglia ed il coraggio di prendersene carico.

Basta solo che paghi le tasse.

Almeno lui.
Per quanto riguarda Diego e compagnia bella, se è proprio vero che ci (a noi italiani) deve tutti questi soldi non trovo corretto che se ne vada a zonzo per la Tv di Stato.
@FabioFazio: se è vero che il controllo sul tuo programma ce l'hai davvero tutto tu... mi spiace davvero dirlo ma, hai perso punti.

domenica 20 ottobre 2013

Errori. Errori ovunque

Ultimamente mi rileggo.
Non troppo per non esagerare, ma ho scoperto che commetto un sacco di errori ortografici.. e che mi mangio la prole.. e smozzico le frasi...

Ed è pure scorretto e sbagliato dire che "ho scoperto". Semmai ho avuto conferma, ma lo sapevo benissimo pure prima.
Ma è poi utile rileggere articoli pubblicati due anni fa per correggerli? davvero ho tutto questo tempo?

Ed è anche inutile prendere il coro per le corna e far finta di decidere che MI RILEGGERO'! 
O MEGLIO... 
MI RILEGGERO MEGLIO!

O CHESSO' PIU' VOLTE!



Datti un minimo dai.


MINIMO DUE VOLTE!...

Esagera dai, esagera e fallo obbligatorio....

OK.. SICURO??!?!

Sì dai fallo!..
Fallo!


NUOVO REGOLAMENTO DEL BLOG!D'ORA IN VANTI OGNI POST VERRA' RILETTO UN NUMERO MINIMO DI 4 VOLTE!
I RACCONTI VERRANNO INVECE RIPRESI TUTTI IN CONSIDERAZIONE , RILETTI E RIPUBBLICATI!
TUTTI!

Ecco, lo sapevo....

????

Hai esagerato!
Sei sempre il solito!
Che poi tocca a me mettermi li a leggere di nuovo tutto sto cumulo di stronzate lo sai!


CAZZI TUOI!
IMPARA L'ITALIANO!

sabato 19 ottobre 2013

Troppa vita (il numero 20)

Rileggendo questo post mi sono reso conto che dei 19 metodi per smettere di fumare ne ho adottati contemporaneamente alcuni. Fra i quali: 1 primi 6. Tutti... Poi dal 9 al 12, quindi il 14 e per finire il 17....

Ora però, sinceramente, qualcuno deve farmi coraggio e dirmi che non sto impazzendo definitivamente, che non sono completamente pazzo... altrimenti io esco e mi compro le sigarette di nuovo.... non si può vivere così.

Troppo tempo per pensare, troppi neuroni in movimento, troppe paranoie, troppo stress, e nessuna valvola di sfogo li pronta. Nessun momentino, nessuna parentesi.

Troppa vita tutta insieme per uno che ha fumato per vent'anni!
In maniera più o meno continuativa. Qualche stop temporaneo in mezzo c'è stato. Ovviamente temporaneo.. e non è nemmeno detto che pure questo momento non sia altro che uno stop temporaneo.... ma nulla toglie che venti anni siano davvero uno sfacelo di tempo.

Sono 7305 giorni contando pure gli anni bisestili.
Sono 26298000 secondi.
Non lo capisco questo numero, troppe cifre.. mettiamoci qualche virgola e facciamo lo spelling.... 26 milioni 298 mila tondi tondi..

Li avessi in basca sarei un uomo non felice ne tranquillo, ma economicamente più che a posto... 7305 giorni da fumatore son anche tantissimi soldi... davvero un botto...

A ben pensarci, al post originale (quello dei 19 metodi) ne mancava decisamente uno. 

Secondo voi quale era?

Giusto per capire se sono veniale o cosa...

giovedì 17 ottobre 2013

Twitter funziona meglio! Sono un dilettante del cazzo.

Immagine in linea 1Ho deciso: la pagina di facebook del "manuale" è un completo fallimento.

Quasi due anni di attività e i "mi Piace" (metro di paragone del successo della società moderna) languono. Siamo sotto il centinaio.

Correva correre ai ripari, ho giocato la carta twitter.

Il profilo già esisteva, ma, sinceramente, l'ho considerato poco. Marginalmente.

Mi spiace dirlo, ma se i "mi piace" si son fatti attendere con trepidazione, i followers, manco a farlo apposta, solo nella prima notte, erano saluti di 22 unità passando dai beceri 8 arrivando ai 30 in pochissimo tempi.
In aumento.

Son proprio un dilettante del cazzo se mi gaso per 30 followers vero?

mercoledì 16 ottobre 2013

Se questo è uno stile...

Immagine in linea 1Passi la notte, la passi in bianco.
La passi pensando cattiverie a ciclo continuo e a guardare la radiosveglia ogni quaranta minuti, imbruttendoti l'anima. La passi pensando che invece di pensare era meglio parlare, magari litigare, ma almeno avresti fatto qualcosa, ed alla fine passa. La notte.
Passa e raggiungi la mattina con un'idea per uno scritto, un'idea per un post. Di quelli che ti piace definire "tecnici". ma poi finisci a chiederti se leggendolo qualcuno leggerà fra le righe.
Di quelli in cui usi e descrivi quello che per te, oramai, è diventato uno stile, ma in cui descrivi anche ciò che sei e ciò che senti.
Il tuo stile. La tua vita.

Uno stile di scrittura.

Quello che ha già ricevuto delle critiche (troppe ripetizioni, troppi elenchi).
Quello nel quale ti perdi in frasi lunghe e tortuose che per rendere sensate SAI che dovresti dividere almeno in due o tre, ma non ce la fai, e decidi consciamente che se tu hai fatto tutta quella fatica a scriverla allora è giusto che i lettori facciano la stessa fatica a leggerla ed a trovargli un senso.
E sai anche che così facendo sbagli, ma te ne freghi.
Ma quello, lo stile, in fondo, è quello che sei.
Ripetitivo alla morte (sempre gli stessi concetti, sempre le stesse idee, sempre le stesse discussioni).
Logorroico in maniera sinceramente fastidiosa (se fossi in grado di spiegarti con una frase di 4 parole saresti quel genio che non sei).
Incomprensibile a volte (anche a te stesso).

Se il tuo stile è lo specchio della tua anima allora questo scritto vuol dire anche altro. Se la tua anima è così allora qualcosa di sbagliato c'è.
Il problema non sta nel fatto che io scrivo in un certo modo fregandomene di quello che può pensare un lettore, è che poi non riesco a fare a meno, poi, di chiedermelo... e vorrei essere compreso...

Cambia stile, o cambia modo di pensare... in alternativa ricomincia a fumare, forse è il danno minore...

lunedì 14 ottobre 2013

L'uomo d'acciao - Recensione

Ovvero: Del come e del quando i super eroi son diventati veri....
O meglio: Quand'è che è diventato obbligatorio che lo siano?

Chiariamoci.
Ho appena finito di vedere il film (sempre sul pezzo, sempre fra i primi) e, che posso dire.
Cerco di non farmi influenzare da quello che ho letto e sentito, ma è difficile.
recensire film recenti, che ti interessano, ma con qualche mesetto di ritardo è forse ancora più difficile che farlo quando sono appena usciti!
Non ci credete? Vi spiego il perché.

Perché un recensore più sul pezzo vede il film insieme agli latri recensori, e scrive la recensione insieme ai suoi simili e, sempre in monotona compagnia, finisce per leggere la sua insieme alle altre per fare il gioco lui ha torto io ho ragione.

Lo farei anche io questo gioco, che credete, ma visti i tempi e le possibilità, semplicemente, non posso, così poi mi ritrovo a fare recensioni sulla base delle recensioni, delle fanzine, delle immagini vista sui social network, recensisco dopo aver subito il flusso mediatico, non per influenzarlo... e lo faccio con uno scopo forse (non solo per mancanza di tempo) lo faccio perché se so cosa pensa il pubblico, gli opinionisti, i critici ed i colleghi evito a piè pari il gioco io ho ragione tu hai torto e mi sbatto per cercare di dare torto a tutti.
Non è divertente?

No che non lo è. E' probabilmente un sintomo, di quelli brutti, di qualche tara psicotica di quelle pensati... nel frattempo, aspettando quello bravo, mi impegno a crearmi dei nemici virtuali roso dal fatto che, probabilmente, tutto questo astio è solo dovuto al fatto che fumerei la testiera su cui digito queste parole irose ed intrise di astio.....

Ma parliamo del film.

Il film mi ha fatto veramente schifazzo.
No, non è vero, bugia, ma voglio immaginare la vostra espressione mentre leggete la frase precedente.

Non mi ha fatto per niente schifazzo. 
Mi ha divertito, commosso, esaltato... insomma, ha fatto il suo lavoro esattamente nel modo in cui doveva farlo.
Ha smosso i sentimenti, ha pizzicato le corde, strizzato gli occhi ai vari generi... con fotografia magistrale, digitale magistrale, recitazione passabile, cast apprezzabile e colonna sonora epica il giusto.. ma, la trama?
L'ordito?
Capiamoci, la storia (essendo un reboot di serie) la sappiamo tutti.
Kripton ciao ciao, salvati almeno tu, bimbo sperduto, adolescenza / infanzia dovutamente incasinata e poi, finalmente, la rivelazione.

Arriva Superman! Tadaaaa! E tutto cambia.

Allora la scelta della "veridicità" con cui sono state girate certe scene ci sta tutta, anzi, mi piace proprio, almeno finché si parla della parte riflessiva / di introduzione / di indagine del film.
Ma poi arrivano i cattivoni a mettere a repentaglio la sopravvivenza del genere umano, ovvia scelta di presa di posizione del supereroe che subito viene adottato come paladino del genere umano, battaglia epica infarcita di monologhi senza senso.
Superman vince ma è triste perché per farlo deve uccidere l'unico altro superstite della sula specie. E vorrei ben vedere visto che l'ultimo superstite della sua specie è un fascistone psicopatico con la barba e niente affatto bello da guardare. Alla faccia della sopravvivenza della specie direi io, ma il pathos c'era, ce l'hanno messo, ma finisce li.
Non si va oltre.

Bello? Brutto? Da rivedere N volte? 
Da comprare DVD / Blu Ray edizione limitata da collezione??

Non mi pronuncio, ma il tono dovrebbe essere stato abbastanza esplicativo. Capito no?

Non mi va di dire male di un film su superman.... lo sappiamo tutti.
Su superman puoi vederla come vuoi, ma non se ne parla mai male... sarebbe maleducazione!
Non che sia suscettibile, no, mai, non lui... ma sarebbe come parlar male della croce rossa no?

sabato 12 ottobre 2013

Un anno da manuale

No, ovviamente non parliamo di anni in senso temporale, o cronico... ma di numeri.
Abbiamo raggiunto un nuovo traguardo!
E sì, perché se vi mettete a contare i post pubblicati siamo a 365 (ovviamente, incluso questo)!

Se vi mettete di santa pazienza, e ne leggete uno al giorno, per "rimettervi in pari" è questo il tempo che vi sarebbe necessario. Un anno!
E non è poco.

Certo, il tempo vola... scripta manent ... e non ci sono più le mezze stagioni.... ed io ho i soliti "dubbi" riguardanti la mia "attività" da blogger a tempo perso.

Al solito mi domando se tutto questo abbia una qualche minimo senso.
Al solito mi chiedo se qualcuno mi legga al di fuori della ristrettissima cerchia di sfortunati eletti dai quali, sporadicamente, ricevo dei feedback (peraltro  scarsissimi in frequenza e ben poco gratificanti).

In sostanza mi chiedo.
C'è nessuno?
Mi sentite?!?!

Cazzo, a volte mi sento come la famigerata particella di sodio.

Solo, in un mondo di esseri inferiori? 
No, non sono mica Sheldon Cooper!

E' solo che si fa tanto parlare di "visibilità mediatica" data dal "mezzo" (internet) ed io, in effetti, a volte, troppo spesso, mi chiedo:
"Ma a qualcuno frega qualcosa di ciò che scrivo?"

Normalmente mi rispondo con un "Importa a te, tanto basta", ma ora, se ci penso che a stampare tutto quello che ho scritto di pagine ne farei andare ben più di 365, mi chiedo se ne valga davvero al pena.

Certo, se stampassimo tutti i post nei quali esprimo dubbi su me stesso o sul mio operato... facciamo prima a stamparli tutti, ok... ma ci siamo capiti.

Cosa mi piacerebbe...
Cosa vorrei?
Mi piacerebbe sapere che qualcuno li fuori, nel mondo vero, mi legge. Ok in verità quello lo so.
Vedete, mi spiego, ci provo, nel sito dal quale si gestisce tutto questo ambaradan c'è una sezione apposita che mi svela, praticamente in tempo reale, in quanto siete a leggere queste pagine... quindi la mia vera domanda è:
"Se mi leggete, perché lo fate?"

Spero non sia solamente per farmi una cortesia...

lunedì 7 ottobre 2013

Chiacchiere innocenti fra colleghi (vecchi e nuovi)

La location la conosciamo bene o male tutti.
Pausa pranzo in ufficio, spari cazzate fra colleghi, fai il terzo grado alla nuova arrivata e lui risponde cortese, e fa domande... del tipo.
"Ma voi lavorate qui da molto?"

Uno risponde 8 anni, l'altro dieci, l'altra cinque più sette con parentesi intermedia... e ti rendi conto che forse noi siamo gli ultimi, siamo tra i fortunati, siamo quelli che hanno il posto fisso e lo stipendio garantito.
Certo, non è per forza vero, la crisi potrebbe essere più vera e reale di quanto mi piaccia sperare, quindi dicendolo incrocio le dita e vado avanti... per schiantarmi sull'inevitabile scoglio generazionale.
Perché è vero.
Perché i giovani, quelli che iniziano ora o che hanno iniziato da poco, forse questa "certezza" non ce l'avranno mai.
Non che noi si sia "vecchi". Assolutamente no, ma nessuno di noi è laureato.
Abbiamo iniziato tutti presto a sgobbare e faticare risparmiando anni di studio che altri invece hanno investito in una laurea che, a ben vedere, forse non serve, forse addirittura li danneggia.

Non abbiamo evitato i CO.CO.CO, i CO CO PRO i contratti a tempo determinato, le agenzie interinali e tutto il marciume del lavoro "moderno". Ne siamo rimasti fuori, per il rotto della cuffia e più per fortuna che per merito forse, ma ne siamo fuori, ed è ora che si inizi, io per primo, ad apprezzare questa fortuna.

Io per primo perché?
Perché cambierei solo per il gusto di cambiare, ma poi mi guardo intorno, e realizzo.
realizzo la situazione disastrosa in cui riversa il mercato del lavoro. realizzo quanto fatichino i giovani a trovare qualsiasi tipo di impiego duraturo che dia un minimo di certezza, anche economica, ma non prettamente.
Perché c'è una bella differenza dal guadagnare 1200 euro al mese per un anno e poi chissà dal prendere anche meno, ma teoricamente,se non va tutto a puttane, per sempre. 
Fino alla pensione... 
ok, per sempre.... 

Forse la pensione non era da tirare fuori in questo discorso, mi sento vecchio al solo pronunciare il vocabolo, ma in effetti noi "fortunati" probabilmente saremo anche gli ultimi a vederla da vicino, senza raggiungerla mai, ma vuoi mettere la differenza fra averne sentito almeno l'odore a percepirla come un'entità leggendaria ed esoterica?

Che fortunati eh?

venerdì 4 ottobre 2013

Insonnia contadina


Era parecchio tempo che non mi capitava.

Erano settimane che dormivo le mie sette barra otto ora sindacali. A volte anche di più.


L'altra notte invece ho avuto un attacco di "penso e non dormo" di quelli da manuale.
Capita. Capita a molte persone, ne sono convinto, non mi considero l'unico fortunello sulla terra che, una volta coricato nella propria cuccia disordinata, invece di abbandonarsi serenamente fra le breccia di Morfeo si ritrova a combattere una guerra senza esclusioni di colpi sol proprio cervello che, a discapito di quanto possa essere stanco il corpo, non ne vuole proprio sapere di spegnersi, di arrendersi all'evidente bisogno di riposo.

Era parecchio che non mi capitava.
Iniziavo a preoccuparmi!

Cosa ha partorito la mia mente geniale?
Assolutamente nulla!

Riformulo: cosa ha partorito la parte geniale della mia mente?
Assolutamente nulla.
La parte geniale della mia mente ha demandato il compito di tenermi sveglio fin quasi le quattro del mattino a quella pasticciona ed incasinata che, onore delle armi alla buona volontà, ha "tentato" di mettere nero su bianco due o tre capitoli di KIB, un racconto del genere survival horror, un posto o due da pubblicare qua sopra ed alcune sporadiche riflessioni personali.

Tutto mischiato insieme, senza capo ne coda, senza un senso.

Alle 3 e mezza mi sono alzato, distrutto, ho bevuto un bicchiere d'acqua e poi mi sono suicidato.
Non c'era via d'uscita.
Non c'era alternativa.

Ovviamente non è vero, e forse non erano nemmeno tutte cavolate.
Sono semi.
Sono idee.

Non porteranno da nessuna parte, ma è un segnale.

La parte creativa del mio cervello sta tornando a far sentire la sua voce.

Addio, piacevoli notti di meritato riposo.

Bentornate occhiaie!

mercoledì 2 ottobre 2013

Stato di lucidità - Ho smesso di fumare?

Fatevi un favore, amici NON fumatori.
Andate sulla pagina fonte della saggezza assoluta e definitiva (Wikipedia, ovviamente) ed andate alla voce Nicotina.

Agevolare il link prego.
Molte grazie.

Ecco, una volta aperta la pagine leggetevi il paragrafo relativo agli Effetti sull'uomo....
Bravi, ora avete capito perché la nicotina è una cosa bellissima. Quindi fumare è bellissimo conseguentemente.

Grazie, con voi ho finito.

Ora, amici che invece fumate (o avete fumato) Andatevi a leggere la pagina che tratta de la "Sindrome da astinenza da nicotina"... ecco link link, stavo per dimenticare.

Ecco, ora voi sapete come mi sento...

Naaaa, scherzi a parte.

Ho smesso di fumare... smesso è una parola assai grande e grossa se non impegnativa, ma in effetti... non fumo da ieri pomeriggio.... lo scoglio delle 24 ore non è ancora stato circumnavigato ed io son qui a vantami manco fossi Soldini che ha circumnavigato il globo in solitaria su di un pedalò.
Senza pedali.
Bendato.
Senza viveri.
Braccato da un pesce spada gigante.
Amante del fisting estremo.
Senza spada.
Ci siamo capiti.

Tra gli effetti principali, fra le "differenze" che noto già da stamattina.. lucidità.
Testa leggere, ma veloce.
Manco del normale stato di torpore sedato post anestesia mattutino.
Il cervello è + reattivo. Il fatto che partorisca solo ed esclusivamente puttanate grottesche invece non riesco ad analizzarlo, ma è possibile che sia la norma.
Magari me ne accorgo solo ora perché son "lucido"?

E' effettivamente una possibilità da analizzare più approfonditamente.