venerdì 4 ottobre 2013

Insonnia contadina


Era parecchio tempo che non mi capitava.

Erano settimane che dormivo le mie sette barra otto ora sindacali. A volte anche di più.


L'altra notte invece ho avuto un attacco di "penso e non dormo" di quelli da manuale.
Capita. Capita a molte persone, ne sono convinto, non mi considero l'unico fortunello sulla terra che, una volta coricato nella propria cuccia disordinata, invece di abbandonarsi serenamente fra le breccia di Morfeo si ritrova a combattere una guerra senza esclusioni di colpi sol proprio cervello che, a discapito di quanto possa essere stanco il corpo, non ne vuole proprio sapere di spegnersi, di arrendersi all'evidente bisogno di riposo.

Era parecchio che non mi capitava.
Iniziavo a preoccuparmi!

Cosa ha partorito la mia mente geniale?
Assolutamente nulla!

Riformulo: cosa ha partorito la parte geniale della mia mente?
Assolutamente nulla.
La parte geniale della mia mente ha demandato il compito di tenermi sveglio fin quasi le quattro del mattino a quella pasticciona ed incasinata che, onore delle armi alla buona volontà, ha "tentato" di mettere nero su bianco due o tre capitoli di KIB, un racconto del genere survival horror, un posto o due da pubblicare qua sopra ed alcune sporadiche riflessioni personali.

Tutto mischiato insieme, senza capo ne coda, senza un senso.

Alle 3 e mezza mi sono alzato, distrutto, ho bevuto un bicchiere d'acqua e poi mi sono suicidato.
Non c'era via d'uscita.
Non c'era alternativa.

Ovviamente non è vero, e forse non erano nemmeno tutte cavolate.
Sono semi.
Sono idee.

Non porteranno da nessuna parte, ma è un segnale.

La parte creativa del mio cervello sta tornando a far sentire la sua voce.

Addio, piacevoli notti di meritato riposo.

Bentornate occhiaie!

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