martedì 31 dicembre 2013

2014 - Buoni propositi di uno scribacchino da quattro soldi

il 2013 è agli sgoccioli vero?
Giusto?

Non è che me ne sono perso un pezzo vero?
O sono in anticipo? O in ritardo?
Sono giusto vero?
Ok.
Appurato questo auguri, felice anno nuovo che la crisi non ci sbricioli tutti ecc ecc ecc...

Ho preso una decisione.
Il "manuale" si autocensura, o meglio.
Ho oscurato alcuni degli articoli pubblicati, in particolare i racconti.. perché?!
Perché, per fare in modo che siano "pubblicabili" da un editore è necessario che siano inediti, ci siamo capiti vero?
Non possono stare qui.

Questo 2014 per me è l'anno.
Un anno importante.
Facciamo sul serio.

P.S.
Buon anno a tutti!

martedì 24 dicembre 2013

XMAS 2013

Fallo ho detto!

No ti prego! Non farmelo fare!

Ho detto fallo! Ora!

No! non lo farò!

Che fai ora?! Tiri fuori l'orgoglio? Non ti sembra un pochino tardi? Sei ridicolo!

Ho detto di no!

Ed io dico che lo farai invece! Perché anche se fai tanto il figo non ce la fai proprio a startene fuori dal coro! Agogni la massa! sei un pecorone come tutti gli altri!

No, non è vero... non è vero... ti prego no. Non farmelo fare.

Sì che lo farai, sì, altrimenti ti farò ancora quella cosa...

Non ti prego! Non farlo ancora! Basta ti prego! Farò tutto quello che vuoi.. va bene... lo farò..

Ecco bravo, così mi piaci. Arrendevole e codardo, ecco che ti riconosco.

Ok allora, lo faccio va bene? Però poi mi lascerai in pace?

Certo, come tutti gli anni.

Allora vado.

Certo, vai. Fallo per bene mi raccomando.

Certo , come sempre.



Buon Natale.

sabato 21 dicembre 2013

Cristoteca?



Già solo a proporlo è una bestemmia...

Contenti loro.

mercoledì 18 dicembre 2013

Se figo vuoi apparire da ignorante devi agire

Spunto da facebook...A parte che non è poi così vero... dipende sempre dai campi desolati in cui la tua personalissima cultura spazia maestosa...

Ma il concetto su cui vorrei riflettere (e magari per sbaglio far riflettere pure voi, incluso l'infastidito) è differente.
Mi vorrei soffermare sul concetto di utilità espresso con i termini "non paga".

Se mi fermo a pensare attentamente al significato della frase il risultato è sconfortante.
In sostanza il succo è che non porta a risultati tangibili monetaria-mente.
Non apporta pecunia alla propria personale economia.Non genera introito.

La cultura non deve arricchirci il portafogli, deve arricchirci lo spirito, migliorarci, renderci consapevoli e migliori.
Non nel senso di competitivi sul mercato del lavoro, o più appetibili ad un ipotetico datore di lavoro, ne tanto meno papabili di un aumento di stipendio.
Quello lo si può (o lo si dovrebbe) ottenere con le competenze specifiche, o la padronanza di mezzi, o con determinati aspetti del proprio carattere.
Dalla cultura in senso assoluto, quella che deriva dal latino colere (coltivare) l'unica cosa che possiamo chiedere è la propria crescita personale, il proprio accrescimento sia mentale che spirituale, una soddisfazione derivante dalla conoscenza dei propri mezzi... e se la nostra cultura in determinati argomenti non ci da queste certezze vuol dire che è ora di spaziare, di ampliare i nostri orizzonti, di migliorarci ulteriormente.

martedì 17 dicembre 2013

Lo hobbit. La desolazione di Smaug - Non è una recensione


Per tutti quelli che come me che nel mondo de "Il signore degli anelli" ci si son persi e che, come me, non avrebbero voluto ritrovarsi il secondo capitolo é un gradito ritorno a casa.
Le musiche, i paesaggi, le dinamiche.
Tutto sa di casa, tutto sa di bello ed amato.

Lasciamo perdere le variazioni sul tema ed i personaggi inventati, abbandoniamo i preconcetti da "io ho letto il libro" e godiamoci il secondo, piacevolissimo, attesissimo capitolo della nuova saga in tre capitolo di Peter "sono grasso come un hobbit in pensione" Jackson e perdiamoci ancora una volta nel fantastico mondo della terra di mezzo.

Il film è bellissim, Smaug e tutto quello che viene fatto vedere "sotto la montagna" è semplicemente da smascellamento disarticolante, ed i personaggi sono ormai nel nostro cuore. Indelebili.

Resta la desolazione derivante dalla coscienza che tre film sono decisamente troppi, il che rovina un poco il tutto sotto l'alone delle necessità commerciali e di mercato.

Lungi da me criticare la scelta, per me di film ambientati nel mondo del professore potrebbero sfornarne due all'anno e li guarderei comunque tutti, e con piacere, sempre con la sensazione di tornare a casa.

lunedì 16 dicembre 2013

Sognare un sogno (che si avvera)

Forse non vi è mai capitato.
Anzi, sicuramente è così.
Se non avete velleità narrative o non siete master di giochi di ruolo in cerca di ispirazione per la prossima avventura non ci sarebbe motivo per cui debba accadervi una cosa tanto spiacevole.

Sognare la svolta, o meglio. Sognarne "il mezzo".
Sognare quella cosa che vi cambierebbe la vita, realizzando così il vostro più grande sogno.
Sognarlo nei minimi dettagli oltretutto.

E non conservarne alcuno ricordo coerente al risveglio.

Nel mio caso trattasi di sogno rivelatore di trama e personaggi di un romanzo spettacolarmente completo.
C'era dento tutto!
Trama geniale, personaggi coerenti e profondi, colpi di genio... pubblicazione garantita, diritti per il cinema, seguito richiesto da milioni di fan in tutto il mondo...

Per un aspirante scrittore, letteralmente, un sogno che diventa realtà.
Svegliarsi con la consapevolezza che era tutto li, nelle nebbie mattutine.
Comprendere che davvero sarebbe stato un sogno premonitore dei fatti che sarebbe a quel punto realmente accaduti.
Saperlo!
Crederci!
E non ricordare assolutamente nulla o quasi.

Ho passato la giornata assorto in pensieri assurdi, cercando di ricordare...

Niente, nulla...

Tornerà?!
Io ci spero. D'altronde è qui dentro! Da qualche parte!

domenica 15 dicembre 2013

Next console war


L'uscita delle console "next gen" ha visto un cambio di direzione nell'annosa battaglia definita "console war".
i tono si son fatti più pacati, gli avversari sembrano rispettarsi, la sensazione è che attendano l'esito del giudice ultimo, il mercato, ma tra i tecnofili la diatriba è sempre più accesa. Non è che non ci sia rispetto, ma le differenti scuole di pensiero si affrontano esattamente come nella "old gen" a suoni di "siamo meglio noi" o "siete peggio voi".
Micosotf, Sony, fatemi una cortesia.
Sguainate le armi.
Basta coi toni pacati!


Il mercato non deve essere l'ago della bilancia, il mercato deve essere la posta in palio!
Ed il mercato siamo noi!
Convinceteci! Fateci capire che combatterete fino all'ultimo comunicato stampa per accaparraci! Per farci innamorare! Perché fra poco arriveranno quelli di Steam!
E non sarete solo più in due!

venerdì 13 dicembre 2013

Il Nerd ed i suoi diritti - Orgoglio senza pregiudizio

Immagine in linea 1
Dedicato a tutti i fan di XBox di Microsoft... qualsiasi sia la versione che abbiate...
Però prima leggetevi questo spassoso "racconto" che arriva diretto da IGN.IT.


Ai tempi della mia tre volte defunta 360 anche io avrei dovuto e potuto fare così.
Farmi valere, essere orgoglioso della mia natura, del mio essere.
Il mio essere nerd.
Ok, ho abdicato da trono di re dei nerd giusto qui, ma forte della mia fede nuziale con incisione elfica credevo di potermi a diritto fregiare di tale titolo a buon diritto.
Pensavo di esserne degno.
Pensavo di aver finalmente definito almeno una delle mie multiple personalità.
E invece no, invece mi tocca ricominciare a pensare alla mia natura, al mio essere, a trovarmi un posto, una classificazione, in questo mondo.
Per il resto, il succo del "racconto" di IGN è il seguente.
Sii cosa vuoi essere, consapevole e fiero dei tuoi pensieri e dei tuoi sentimenti, fai valere i tuoi diritti, conosci i tuoi doveri e non comprare una console Microsoft.

Sarò di parte, ma sto giusto preparando la lista dei giochi + accessori da dare indietro al commerciante di videogiochi del quartiere per prendere una nuova Ps4.

La nuova Xbox non è mai stata presa in considerazione.

sabato 7 dicembre 2013

Nerd - requisiti base

Ma cosa deve fare uno per essere considerato un nerd?!
E per non esserlo...

No, non è una domanda campata in aria così tanto per avere una scusa, una argomento, su cui scrivere.
E' proprio una domanda che mi è stata posta... con tanto di "pretesa" di risposta. Abbastanza imperativa direi oltretutto, ma mettiamoci al lavoro.
Il quesito è stato posto più o meno in questi termini : "Cosa rende una portatrice sana di quarta di reggiseno, la collezione completa di Dylan Dog, una passione per le di Manolo Blanik ed i giochi di ruolo una nerd"?
O meglio, cosa non la rende tale?

In sostanza, evitando di essere sessisti iniziando a decretare che il nerd ha da "esser maschio ed abbia da puzzà".... cosa deve fare un povero Cristo per essere o non essere un vero Nerd?

Al solito partiamo da Wikipedia che dice molto al riguardo (scommetto che fino a qualche anno fa la voce in questione era molto meno dettagliata....) ma non fornisce delle linee guida.
Non c'è un qualcosa che riesca a definire un essere umano come univocamente nerd... certo, a meno che non lo sia fino al midollo chiaramente.
Nei casi dubbi ,al di la della volontà forse malsana di ottenere tale titolo per se stessi, è chiaro il perché uno voglia sapere se in effetti possa, a tutti gli effetti considerarsi un vero e proprio Nerd al 100% certificato "Nerd approved" da chi dico io.
Perché? Per sapere se poterlo nascondere o mostrare con orgoglio...
Per trovare forse un senso di appartenenza o di autodeterminazione.

Il problema sorge anche con le tendenze tecnofile dei geek del nuovo millennio (altro termine misterioso) che quasi aspirano a volersi evolvere al livello superiore ed ambito di Nerdus Superums Solutidinus... non sapendo a cosa vanno incontro ovviamente. Manco fossero dei Pokemon oltretutto.
La presenza di questa "branca" sociologica, l'attuale tendenza dettata da serie tv di ampio successo (vedi "The big bang theory" per esempio) e da figure di spicco (alcune delle quali fra le più ricche del pianeta) ha recentemente creato molta confusione, ed ora io sono qui per dire la parola definitiva al riguardo.

Piscio lunghetto vero?!
Vero, ma sappiate questo.
Quando invece di pareri ti vengono richieste risposte esaustive e definitive l'unica cosa che è giusto fare è mettersi d'impegno e dare quella che sarà, da ora e per sempre, la risposta definitiva al riguardo.

Almeno fino a ché non cambierò idea.
Ovviamente.
Manteniamo la flessibilità.
Le certezze assolute, definitive, granitiche ed insensate sono troppo da nerd suvvia!

Continuiamo...

Il nesso dei dati che snocciola la nostra cara Wiki è imperniato sul lato sociologico/sociale della questione riassumendola un poco nella seguente affermazione: "Se tendi ad essere un sociopatico asociale sfigato vai da uno psicologo, ma se sei un patito di tecnologia o hai conoscenze approfondite su argomenti decisamente di nicchia allora sei un nerd".

E se non si sbagliasse poi troppo?

Certo, poi parla di abbigliamento, di stereotipi, di tendenze.
Di figure che oramai sono nel mito assurte alla ribalda nel cinema già a metà negli anni '80 (col classicone pro tecno-sfigati dell'84 "La rivincita dei nerds") e tutte queste informazioni sono oramai entrate nel nostro bagaglio culturale comune.


Tra stereotipo e tendenza.

Oltretutto il nerd attualmente "detta moda".
Il che è quasi ridicolo. Il nerd è esistenzialmente contrario alle mode, le rifugge come un demone rifugga l'acqua santa.
La tendenza però è attualmente quella. Certamente passerà, come tutte le mode, ma al momento è così. E questo genera ulteriore confusione.

Non aiuta certo che l'occhiale con montatura plastica e spessa sia di moda, ne che alla ricerca "nerd chic" google risponda mi maniera a dir poco ROBOANTE!
Non ci credete? Provateci! (Per i più pigri ecco un apposito link).
Il nerd è diventato chic, a la cosa spaventa proprio quelli che per primi si sono sentiti affibbiare questo epiteto, ovvero quelli che l'hanno subito per anni. Parlo ovviamente i nerd quelli veri.
Quelli "originali" potremmo dire, quelli che non si sono mai sentiti cool, o di moda, o di tendenza, essendo semplicemente se stessi.

Tanto per fare un esempio pratico: ai nerd gli occhialoni con montatura di plastica spessa erano una necessità, non un vezzo estetico.

Per essere un nerd c'è anche quindi una componente "storica".
Essere nerd, nel 2013, potrebbe essere forse questo: l'aver subito l'onta di essere se stessi valutando la cosa un peso, una pecca.
Questo è senza altro un'altro dato di fatto quindi.
Sei stato mai vittima di un atto di bullismo a scuola? Probabilmente sei un nerd, ma non è detto.
Hai mai commesso atti di bullismo? Sei fuori, non puoi esserlo.

Il nerd vero, quello originale, quello "nerd approved" è, oltretutto, continuamente in conflitto con la propria natura.
Egli, essendo conscio della propria condizione e della propria natura, sa di essere, come minimo, "socialmente in difetto".
Lo dice sempre. Dovrei uscire di più, dovrei trovarmi una ragazza, dovrei mangiare più sano (magari fuori ed in compagnia, aggiungiamo noi).

Il nerd è sempre e comunque un'anima in pena, un disadattato sociale? 
O forse, alla fin fine, giunti infine al tredicesimo anno del ventunesimo secolo, la società è cambiata tanto radicalmente da accettare i comportamenti e le disfunzioni del nerd "modello base" tanto da farle diventare normali?
Oppure sono stati i nerd stessi a provocare questi cambiamenti?
I social network, gli smarphone, i blog, i giochi di ruolo online MMO. Son tutte cose che per "i giovani", accettano e gradiscono, e sono tutti modificatori del tasso di socializzazione medio.. sempre al ribasso ovviamente.

La domanda che pongo ora è la seguente: chi ha inventato queste cose secondo voi?
I nerd nati una o due decadi prima ovviamente, o forse tre. 
Sono quelli che decadi fa erano tacciati di asocialità acuta, di sfigaggine congenita brufolosa, di incompetenza sociale cronica.
Ora, quegli stessi nerd, sono a capo di industrie multimiliardarie e la loro immagine risulta percepibile come vincente.
Sono cambiati loro? Siamo cambiati noi?
O ci hanno fatto cambiare? A colpi di steve Jobs ed Apple. Di Bill Gates e di Facebbok...

Non lo so, e nemmeno mi interessa, io sono qui a rispondere ad un quesito ben preciso.
Ve lo ricordate? 
"Cosa rende una portatrice sana di quarta di reggiseno, la collezione completa di Dylan Dog, una passione per le di Manolo Blanik ed i giochi di ruolo una nerd"?
O meglio, cosa non la rende tale?"

In sostanza? Sinceramente?
No, cara lettrice, non credo tu possa considerarti una nerd al mille percento.
Ma non farne un fatto personale, non ce l'ho con te, non voglio negarti questo privilegio.
Vuoi però un consiglio sincero?
Vivi questa "bocciatura" come una liberazione, non come un rifiuto.

Essere un nerd è un lavoraccio.
E poi c'è il problema dell'estetica.

Un nerd, un vero nerd, non può essere un figo.
Men che meno figo figo figo in modo assurdo.
Tant'è che alla luce di questa considerazione mi vedo costretto ad abdicare dallo scranno di "re dei nerd" che tanto mi è costato fatica ottenere.

Rispondere alle domande altrui a volte può essere controproducente.

venerdì 6 dicembre 2013

Socialmente preso

Son preso.
Preso a scrivere, preso a "socializzare" (WOW 70 Follower su twitter e ben 90 mi piace sulla pagina di facebook! Stiamo decollando!), preso a lavorare, viaggio molto ultimamente, preso bene.
Sono allegro, stranamente.
Stanco, ma allegro.
E non trovo il tempo di scrivere qui.

Anche il progetto "raccolta" sta avanzando. Ora sono a 15 racconti "buoni"... ho anche deciso di degradare quello che era un romanzo al rango di romanzo breve... così rimpolpiamo il tutto, facciamo pagine...

Forse non è una buona idea, ma ero un poco ad un punto morto.
Potrebbe essere la soluzione via.

poi c'è il fattore natalizio.
Mi salva il fatto che stando molte ore in macchine la canzoni di natale di Radio Deejay mi salvano la vita sollevandomi il morale....

Concludo dicendo quello che dico a tutti i clienti ultimamente: 


Se non ci sentiamo più buon Natale e felice anno nuovo!

domenica 1 dicembre 2013

Morire...a volte me lo merito

Parlando di giochi di ruolo... parlando dell'attuale campagna in corso che mi vede nei panni di un "viscidone" voltagabbana pericoloso ed omicida...

Sono stato scoperto, imprigionato, processato ed infine, me misero me tapino me derelitto, giustiziato sommariamente.

Ho fatto il passo più lungo della zanna.

Ho peccato di follia applicata a casaccio.
Ho bellamente toppato (voce del verbo toppare: sbagliare) l'interpretazione.
L'errore, se così possiamo chiamarlo, è stato solamente mio. La punizione è stata oggettivamente giusta (anche se a mio avviso si poteva evitare la teatralità dell finto combattimento visto che ho dovuto affrontare la cosa alla gogna) ma soggettivamente non posso evitare di provare un certo dispiacere per la perdita di un personaggio al quale mi stavo affezionando.
Un pazzo psicopatico, dedito all'omicidio insensato ed alla tortura.
Un vero pericolo per gli altri, una mina vagante..

Ok, me lo sono meritato di morire.
Chiusa lì.

Ora la domanda è: Come sarà il prossimo personaggio?