domenica 26 gennaio 2014

Ci siamo gente!



Anni di pensieri e progetti.

Mal di testa e notti insonni.

Sogni ed incubi ed ora, ci siamo.

Impaginazione terminata.

Stampe per lettori di fiducia in attesa di consegna e poi?

Poi si pubblica.

Una raccolta di racconti incluso un "romanzo breve".
Emozionato?
No, terrorizzato.

Letteralmente nel panico, anche perché ho deciso di seguire una strada che non avrei mai voluto seguire.

Ho deciso di passare per la pubblicazione elettronica.
Ho deciso di auto-pubblicarmi.

Sì, lo so.
Ho sempre detto che non l'avrei mai e poi mai fatto, ma credo di essere venuto a patti con qualche fatto che non posso assolutamente ignorare.

Chi sono io?!
Perché mai una casa editrice dovrebbe puntare su una mia opera?

Cioè, capiamoci, a mio avviso un ipotetico editore dovrebbe farlo, perché sono troppo bravo. Il migliore!
Sì certo, e se mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe stata una carriola.

Non funziona così.
Devo fare un salto, un tentativo, creare un precedente e l'unico modo che ho per poterlo fare (ed in tempi brevi, ora che ho "qualcosa" in mano friggo, non riesco ad attendere) è questo.
Digitale, cartaceo, misto. Si vedrà. Non ho ancora preso una decisione al cento percento. Non ancora.
Ma lo farò appena i miei "beta reader" m'avranno riempito di insulti.

A breve, spero.

giovedì 16 gennaio 2014

Stasera film preferito


Sapete quelle serata che son "pianificate", che sai già cosa farai, o almeno dovresti saperlo. Poi capita l'imprevisto.
Possibile pacco di uno causa neve... e sei spiazzato.

Ma poi mica tanto, perché pensi : "Stasera quasi quasi mi butto su un film!"

Ed allora pensi magari a Sky, o addirittura vai avanti a leggere, che c'hai in libro da portare avanti.
E se scrivessi?!

Nel dubbio, quasi quasi, mi riguardo un preferito... e si apre una voragine.

Si perché dire "film preferito", ovvero uno dei molti dalla collezione di DVD, non risolve.
E' comunque necessaria una scelta.
Avevo un classifica da qualche parte, ma è in continua evoluzione, e comunque dipende dal momento...

Non è una scelta facile!

Quasi quasi mi riguardo Trainspotting... e se fosse invece "L'avvocato del Diavolo"?

Thank you for smoling allora no?!
Allora è papabile anche Lord of War.
Vabbè, buttiamoci sul difficile ed iniziamo una retrospettiva di cinema orientale allora!

In sostanza?

AIUTO!

giovedì 9 gennaio 2014

Occhi Rossi - IL GDR - AAA pazzi cercasi disperatamente

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No, è inutile. Non cercatelo. 
Non esiste un gioco di ruolo che si chiama così.
A parte dentro la mia testa ovviamente.

Occhi Rossi (titolo provvisorio) è uno dei molteplici progetti mastodontici che ho iniziato e mai terminato...
E' un po' che ci penso, nuove idee, ampliamenti, regole... e la congiuntivite di cui soffro in questo momento (YEAH!) me l'ha fatto ritornare in mente violentemente...

E la domanda è questa: davvero non c'è nessuno che voglia avviare una collaborazione per creare insieme a me il gioco di ruolo futuristico definitivo?!?!

Premetto, l'idea è bella (a me piace molto) ... dentro c'è davvero di tutto (per questo il progetto è "mastodontico"). 
Il tutto nasce come un manuale vero e proprio, con un sacco di tabelle e di regole... di quelli spessi spessi che non vengono mai davvero letti fino in fondo da nessuno... ma è un sogno.

L'ennesimo.

Se siete interessati parliamone a quattro occhi, una volta che mi sarà passata la congiuntivite ovviamente.

mercoledì 8 gennaio 2014

Muoia Sansone con tutti i filistei

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Ovvero: Le ultime parole (famose) del capo.

Come ha detto un amico solo ieri, sono un pò come quel super eroe che se gli tagliavano i capelli perdeva i poteri... vabbè.

Soprassediamo lo stato confusionale tra bibbia e DC/Marvel ... che è meglio... 

Parliamo di altro.

Parliamo del fatto che le ultime parole che mi son state riferite dal mio capo prima dell'inizio delle vacanze natalizie son state due e due soltanto.

La prima era RIPOSATI.
C'ho provato, ma poi tra una cosa e l'altra son sempre finito a dormire verso le 2 del mattino... Sempre sveglato tardi, tipo verso le 10, quindi le mie 8 ore le ho sempre fatte, ma siamo lontani dalla situazione ideale di effettuato recupero...

Diciamo che se potevo approfittarne per fare scorta ho ciccato clamorosamente l'obiettivo.

L'altra parole era parole (o meglio frase) è stata : "NON AMMALARTI".
Ce l'ho fatta al 90%.

Son stato bene fino a che non ho deciso (mio malgrado) di tagliarmi i capelli (ecco il riferimento biblico). Ora sono in uno stato pietoso.
Raffreddore, tosse, mal di gola, occhi cisposi... ho la gola talmente arrossata che mi fa male muovere la lingua... Per non parlare della voce flautata e suadente che mi è venuta fuori.
Frankeinstein con la raucedine... a dir poco...

A rendere ancor più piacevole questo secondo giorno di ritorno al lavoro arriva lei, la consapevoleza.
Se ieri tutto sommato la cieca disperazione annebbiava la coscienza tanto da non permettermi di rendermi pienamente conto della situazione oggi la situazione cambia.
Oggi lo so per certo.
Non è un incubo ad occhi a perti.
Non è allucinazione audiovisiva.

E' cruda realtà.

Le vacanze son finite.
I prossimi mesi saranno puro delirio.

Evviva!
Siamo fortissimi!

Mio amato Giappone (Sono single Core)

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Dopo la cocente delusione di Harlock ho capito che non sono più interessato al Giappone sotto tutti i punti di vista che mi interessavano una volta...

Intendo dire fumetti, manga, letteratura (Banana Yoshimoto è una palla clamorosa da leggere), il cinema (principalmente horror).
Anche i cartoni animati di nuova generazione sono tutti uguali, tutti stereotipati, fatti col copia incolla per vendere franchise e carte collezionabili a bambini multi processore. Tutti cloni dei Pokemon, tutti uguali ed affatto divertenti o coinvolgenti.

In sostanza mi separo dal Giappone, nel mio cuore non c'è abbastanza spazio per tutto quello che ha da offrire. Che è moltissimo e lo so.
Non lo faccio come una presa di posizione esclusivamente dovuta alla delusione datami dal mio pirata spaziale preferito, ma è una decisione sofferta.. maturata dopo anni di continue prese di coscienza...

Il Giappone mi affascina, e ci andrò prima o poi... è deciso. Abbiamo un progetto a lungo termine a riguardo io ed il mio piccolo clone...
Lo studieremo meglio, e poi ci andremo... ma proprio perché è da studiare insieme ad un bimbo di 5 anni è come se fosse da ristudiare da zero... quindi dimentico tutto.
Abbandono ogni stereotipo legato a qualsiasi ricordo d'infanzia e riparto da zero.

E' un reboot in tutti i sensi.
Da questo momento, del Giappone, non conosco più nulla... lo imparerò di nuovo attraverso gli occhi di un bimbo di cinque anni...

sabato 4 gennaio 2014

Capitan Harlock 3D - Recensione

Giuro che non vorrei farlo, ma non posso proprio esimermi. Non ce la faccio.
Sarà perché ci sono delle "navi" di mezzo, ma non ce la faccio proprio.
Capitan Harlock 3D (e lasciamo perdere il titolo italiano) è una cagata pazzesca! Ne più ne meno della famigerata corazzata russa tanto detestata dal ragionier Ugo.

Non vorrei esprimermi così, giuro che non vorrei.
Il guercio capitano era nel mio cuore, nei miei ricordi, nella mia immaginazione... e sapere che questo film è il più grande sforzo produttivo di una bandiera dell'animazione giapponese come la Toei non mi addolcisce la pillola, che diventerà sempre più amara.

E calcolate anche che rischio di farmi dei nemici, di rompere delle amicizie più che decennali nel dire ciò che penso! Ho amici che mi toglieranno il saluto!

Ma il dovere chiama e farebbe così anche lui, il capitano, quello della mia memoria... farebbe la cosa giusta.

No dai, non esageriamo, dopotutto ti sei divertito, sei tornato bambino no?!
Vero, ma non è il bambino a recensire il film, è l'adulto, e come tale, per tutta la durata della proiezione, non sono riuscito ad evitare di pensare che mancava qualcosa... e che c'era qualcosa di troppo.
Poi ho capito.
Non il 3D in quanto occhialino inutile necessario per far pagare 3 euro in più l'ingresso in sala, ma proprio l'animazione in CG. Mi ha dato noia per tutto il tempo.
Certo, benissimamente fatta, effetti spettacolari e facezie da nerd a iosa, ma non era "giusta". Fuori tono, fuori scala, fuori contesto.
Le battaglie spaziali son fantastiche, ma ad un certo punto della storia la trama farà sì che non siano più nemmeno emozionanti, dall'esito scontato. Come la storia. Abbastanza scontata pure lei.

Certo, è il ritorno del mitico pirata sui grandi schermi, un ritorno a dir poco trionfale non c'è dubbio, ma stonato nei modi, scontato nei luoghi e frastornante nei tempi.
Uscito dalla sala non ho potuto evitare di pensare a quanto potrebbe essere meglio, una volta ogni tanto, un videogioco dedicato al capitano. Un videogioco come si deve una volta tanto. Tanto per cambiare.

Camminando verso la macchina ho poi capito cose c'era di sbagliato, e non è una cosa da poco.
Il capitano manca di consistenza. Nel 3D guadagna in realismo, ed allora affiorano tutte le falle che ci sono in quel mondo. Mancano i dettagli, manca quello: la coerenza che è necessaria se ti affidi al fotorealismo nella tua animazione.
Quello che fai vedere non solo deve sembrare vero, ma deve esserlo, e quasi nulla lo è.
Non c'è il realismo, non c'è coerenza... troppo fantasy?
Forse, ma se mi metti delle navi spaziali che si fronteggiano a cannonate hai sbagliato genere amico nipponico. Quella è fantascienza...e di scienza ce n'era ben poca.

Lo consiglio agli appassionati di pirati spaziali guerci, a tutti i maschi di età anagrafica compresa fra gli 8 ed i 12 anni ed a nessuna altro.

Vivamente sconsigliato a tutti quelli che, come me, del capitano avevano un ricordo ammantato di quella che è la sua vera ed unica sostanza. La leggenda.

P.S.
Mi sovviene ora: qualche frase di senso compiuto in più nel doppiaggio sarebbe stata utile. Capisco la sindrome da "Lost in translation" ma giuro che in certi momenti c'ho capito davvero poco. Troppo criptici per i miei modesti gusti di uomo vittoriano.

P.P.S.
Come?! Vittoriano?!
Ma smettila!

venerdì 3 gennaio 2014

La vita segreta di Walter Mitty


Stranamente un film recente, quasi contemporaneo, e davvero... un film bello.
Poetico, divertente, avventuroso e folle.
Un film che oserei definire monolitico.
Scritto, diretto, prodotto ed interpretato da uno spettacolare e "serio" Ben Stiller.
Un cast eccezionale, una storia poetica e profonda.

Forrest Gump sta a "La vita segreta di Walter Mitty" come la frase "stupido è chi lo stupido fa" sta al motto della rivista Life:


To see the world, things dangerous to come to, to see behind walls. 
Draw closer, to find each other and to feel. 
That is the purpose of life

Che suonerebbe un poco come:

Vedere il mondo, fare cose pericolose, vedere oltre le barriere.
Avvicinarsi, per trovare l'altro e per sentire.
Questo è lo scopo della vita.

Che è un poco come dire tutto e niente.

Assolutamente da vedere o rivedere al cinema con una moglie con la quale sei da poco tornato da un viaggio di nozze in Islanda.
O con qualsiasi anima poetica e pronta a stupirsi incontriate sulla vostra strada.
Un film sul viaggiare e sullo scoprirsi.
Sul vivere e lasciar vivere.
Un film sull'amore e sul tutto.

Bravo Ben.